Cecità – Metafora della Cecità Umana, di José Saramago

Pubblicato il 25 febbraio 2013 da Feltrinelli e tradotto da R. Desti, “Cecità” di José Saramago è un potente romanzo che esplora le profondità della natura umana attraverso una devastante epidemia di cecità improvvisa che colpisce un’intera popolazione. Valutato con 4,3 stelle su 5, il libro è il primo di due nella serie e ha affascinato migliaia di lettori.

In un tempo e luogo indefiniti, la cecità colpisce improvvisamente, trasformando la vita quotidiana in un incubo. Le persone colpite vedono solo una “nube lattiginosa”, e la società sprofonda rapidamente nel caos. La reazione istintiva di terrore e disperazione porta gli individui a manifestare i lati più oscuri dell’umanità: violenza, egoismo e una brutale lotta per la sopravvivenza.

Saramago utilizza questo scenario apocalittico per tracciare una critica feroce all’indifferenza sociale, all’egoismo e alla perdita di valori morali, facendo emergere quanto sia facile per l’uomo scivolare verso l’abbrutimento. I sopravvissuti, rinchiusi in un ex manicomio, vivono un’esistenza borderline, dove ogni norma civile sembra essere stata abolita.

Il romanzo è una meditazione profonda sulla capacità umana di vedere oltre il visibile, mettendo in discussione la base stessa della nostra razionalità e moralità. Al centro della narrazione, un raggio di speranza emerge, suggerendo che anche nel più profondo buio, ci possono essere momenti di redenzione e comprensione umana.